Abodi interviene sul calcio italiano: il ministro bacchetta i top club

Il ministro Andrea Abodi vuole subito dare una sterzata importante al calcio italiano e ai top club. Con il nuovo dicastero allo Sport potrebbero esserci una serie di misure importanti per rimettere il nostro campionato sui binari della competitività.

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Andrea Abodi, ministro dello Sport pronto a cambiare il calcio italiano – zonasport.live – foto LaPresse

Abodi ministro, come cambia la Serie A

Da pochi giorni è il ministro per lo Sport, ma le idee sembrano essere già chiare. Andrea Abodi si porta avanti con il lavoro, il ministro lavorerà nel calcio italiano con profondo senso d’intransigenza.

Già da presidente della Serie B alcune sue misure avevano fatto breccia nel cuore dei tifosi, la prima fu quella della salary cup per i club cadetti. Da unire poi ad altre iniziative che hanno accresciuto l’appeal del torneo, nonché la sostenibilità proprio per i tifosi. Alcuni indizi ora portano a un lavoro supplementare per quanto riguarda il lavoro da fare.

Il calcio italiano avrà nuove regole

Andrea Abodi è l’uomo giusto al momento giusto? Potrebbe esserlo se ci sarà davvero un cambio di passo nello sport italiano. È ciò che si augura anche Giovanni Malagò, presidente del Coni intervenuto ieri a 90° minuto.

Il presidente chiaramente ha parlato in rappresentanza di tutti gli sport italiani in grande crescita, ma si è concentrato poi sui temi scottanti della Serie A. Il calcio italiano può essere rivisto da Andrea Abodi, sono previsti alcuni interventi strutturali importanti. Che potrebbero dare sollievo ai top club, ma anche alle squadre minori.

Abodi a colloquio con Malagò

Malagò ha chiarito come dovrà parlare il prima possibile con il ministro, partendo da San Siro per andare sulle altre infrastrutture. Il calcio italiano ripartirà dal restyling degli stadi in vista della candidatura di Euro2032, Abodi non accetterà i capricci dei top club.

Troppi i campi da dover rimettere in sesto per una piena fruibilità, soprattutto se si vorrà ospitare una competizione internazionale il solo Olimpico (o San Siro) non basterà. Questo sarà il primo passo, così come la diminuzione dei costi per le società minori e dilettantistiche, anche in virtù del risparmio energetico: Abodi potrebbe intervenire imponendo – ad esempio – alle tv meno gare in fascia serale.

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Giovanni Malagò a colloquio con Abodi prossimamente – zonasport.live – foto LaPresse
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